Conche - San Giorgio - Doppo
Piezze 272 mt - La Corna - Fratta dell'erba - Monte Conche 1154 mt - Forcella di Calone 1052 mt - Eremo di S. Giorgio 1125 mt - Monte Doppo 1216 mt - Ritorno
Arrivata in località Piezze (Nave) da via Monteclana parcheggio il mezzo in uno spiazzo, proprio dove finisce la strada. Allaccio le scarpe, dinanzi a me tre opzioni:
1) A sinistra Conche per la Val Listrea
2) Dritto semplicemente Conche
3) A destra verso la perdizione, probabilmente, nessuna indicazione.
Istintivamente mi incammino verso la Val Listrea, presto inizia il sentiero e incontro delle cascate, poco dopo sbuco alla Falesia la Corna.
La via di arrampicata più facile è un 6a, poi qualche 6b,c, 7... (c'è una via 6c nascosta anche vicino alla cascata poco prima di arrivare in falesia)
Proseguo seguendo il ruscello come ipnotizzata senza notare la svolta che avrei dovuto intraprendere. Dunque cammino sul sentiero 435 (che infondo mi sento di consigliare almeno per l'andata), sorpasso un'abitazione e subito dopo noto dei segni bianco rossi che si inoltrano a dx nel bosco. Presto spariscono, seguo comunque una traccia fino ad un bivio, a sx scopro si giunge ad un'altra abitazione. Tornando sui miei passi prendo dunque quella che era la svolta a destra, poco dopo un altro bivio mi ricongiunge al sentiero segnato bianco rosso 436 (salgo a sx). Ora seguo il 436 e a tratti il 3v, trovando numerose indicazioni su direzioni e tempistiche. Salgo salgo ravano nel fango fino a snobbare nuovamente la retta via: dopo il breve tratto in piano che attraversa una bellissima proprietà si riprende a salire, si trovano le indicazioni a sx per la località cocca e dritto per conche, si sale ancora e ad un certo punto appare il bivio che perdo. Salendo a destra per il tracciato bianco rosso si arriva più velocemente in cima. Io, questa volta purtroppo, seguo il 3v fino a sbucare alla cappella di S. Apollonio per poi percorrerre lo stesso sentiero che sale da Lumezzane (*). Arrivata in cima al monte ridiscendo al santurio di S. Costanzo e proseguo verso l'eremo di S. Giorgio, una volta raggiunto riscendo dal lato opposto e mi incammino verso il monte doppo che raggiungo dopo poco.
Al ritorno riscendo alla cappella di S. Apollonio, mi ricongiungo al 436 e non lo abbandono più, così da percorrere anche i tratti che mi ero persa per fare il confronto.