Notte in tenda al lago di Ledro

15.07.2018

Le previsioni meteo sono quasi pessime ma decidiamo di metterci comunque in viaggio con tutto l'occorrente (come no) per una eventuale notte in campeggio.
Poco prima di mezzogiorno siamo arrivati al lago d'Idro, decidiamo di fermarci qui a consumare la nostra pasta fredda, dunque costeggiamo un poco il lago fino a raggiungere una spiaggia con una bella passeggiata, un delizioso chiosco e una base per wind e kite-surf. Dopo il nostro pasto frugale, ancora affamati andiamo in ispezione al chiosco dove ci accoglie un bellissimo cd dei Beatles, perfetto per completare l'atmosfera di pace coperta e ventoso relax. Segue una passeggiata con felpa finchè il freddo non ci convince a ripartire... e salire. Storo! Comune italiano in provincia di Trento famoso per la polenta, personalmente mi piace mixare la farina di questo paese con un po' di farina integrale ma questa è tutta un'altra storia. Ci fermiamo, non per mangiare ancora (possibilissimo), ma per fare due passi lungo il torrente Palvico.
Damiano vuole fare canyoning, mi mostra il tuffo finale e la cascata dalla quale ci si cala, sperando di invogliarmi, ma il fatto è che non ce n'è bisogno.
Proseguiamo la nostra marcia per il lago di Ledro, lo raggiungiamo e costeggiamo fino a Molina, poco oltre sorge un camping che mi avevano consigliato: "Al sole".
Diamo un'occhiata e prendiamo una delle poche piazzole rimaste. Il campeggio non è molto curato e le piazzole sono di suolo duro e tormentato da sassi e radici; la maggior parte degli ospiti sono infatti in camper, organizzatissimi. Piantiamo qualche picchetto a suon di calci finchè un caro vicino si presenta con un martello, la situazione cambia di poco ma apprezzo il gesto che mi ricorda altri dolci gesti ricevuti in campeggio.

Quindi non abbiamo portato il martello e molte altre cose come il pavimento, la ghiacciaia che solitamente usiamo anche come tavolino, alla colazione non dovevi pensarci tu? ah io? Abbiamo un fornello con bombola, un pentolino e thè, fette biscottate, brioches; ciotole e cucchiaini son oggetti superflui. Con la solita scusa "mah si per al massimo una notte che stai a portare" ci ritroviamo ad essere come sempre i meno organizzati e forniti del camping ma la cosa mi fa sorridere o addirittura tenerezza. Bene, ci siamo stabiliti, il tempo è unammm. ma mettiamo il costume ed andiamo a vedere la spiaggia.
"Al sole" ne ha un tratto pseudoprivato con un pontile, un baretto carino da dove parte una passeggiata e direi che è proprio questa la cosa bella di questo campeggio anonimo.
Perché oltretutto così al sole non siamo, sembra stia per arrivare pioggia, lo vogliamo fare almeno un tuffo o lo guardiamo soltanto questo lago? L'acqua è fredda e fuori fa ancora più freddo, prendo coraggio e gioiosamene mi tuffo di testa dal pontile, poi ancora una volta, e poi inizio a tremare come una foglia e dunque me ne vado a corse sotto una doccia calda.

Cerchiamo una pizzeria a Molina, egregiamente recensita e come al solito "na schifezza". Sarà che noi siam sempre sfortunati, sopratutto al ristorante, o sarà che dopo Napoli non riesco più a mangiare con piacere altra pizza. Ma... vabbè se questa è bufala io porto la quinta. Comunque dopo cena ci buttiamo in una fressssca passeggiata serale sulle rive del lago, c'è pace e ci sono tanti pesci. E poi c'è la musica dal vivo del nostro camping. Fino al'esaurirsi di tutti questi elementi stiam desti, poi la notte trascorre senza tutto quel freddo ed umidità che ci aspettavamo.

"Buongiorno mondoooo": freschi come le mie piante quando sto via qualche giorno, arrangiamo una colazione e tacchete che inizia a piovere, Dami entra in un tunnel di sconsolazione che mi farà ricoprire diverse ignobili vesti durante il giorno per strappargli un sorriso.
Decidiamo di scendere da Riva del Garda di modo da poterci fermare da qualche parte se smette di piovere. Ovviamente code e insidie sull'alto Garda non si fanno desiderare e demoralizzano ancor di più il mio ragazzetto. Io son di natura paziente, non mi lascio turbare da nulla e conduco la giornata verso una passeggiata nella Valle delle Cartiere, uno dei siti più importanti di archeologia industriale del Nord Italia, un museo a cielo aperto che accompagna in un ambiente naturale di grande bellezza. Superiamo il museo della carta, il mio sguardo si divide tra i ruderi delle cartiere, lo spigolo di Gaino, il Pizzoccolo e il torrente Toscolano. Al ritorno ci bagnamo con un poco di pioggia e poi in spiaggia a Maderno con un bel tuffo. E' quasi ora di tornare a casa. Quasi perché non sarà un ritorno senza un drink alla Darsena a Barbarano di Salò, posto che adoro.
Rilassati, ora entrambi facciamo ritorno verso casa.
Grata per questi due giorni, felice.

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