Monte Prealba e Punta Camoghera
Passo del cavallo 742 mt - Campi buoni 792 mt - Località Crocette 1055 mt - Eremo di S. Vigilio 1120 mt - Monte Prealba 1270 mt - Cima Camoghera 1240 mt
Lasciata l'auto di fronte alla chiesetta dedicata al Cristo dei Monti si nota subito il segnavia che ci induce ad attraversare la provinciale e percorrere la stradina asfaltata sino all'imbocco della mulattiera sterrata, qui il primo bivio. A sx per il 3v la strada più breve per il monte Prealba che tuttavia non è indicata sulla segnaletica (la faremo al ritorno), a dx le indicazioni per il Prealba, S.vigilio ecc. Saliamo a destra seguendo il sentiero bianco rosso 370, superiamo un'abitazione e proseguiamo fino al bivio che offre la possibilità di raggiungere Coca di Bione (traccia poco segnata). La vegetazione diminuisce, proseguiamo a zig zag sino alla località Crocette ove sorgono numerose postazioni di caccia.

A breve troviamo il bivio che indica a destra l'eremo di S.Vigilio, che già possiamo scorgere sul suo sperone roccioso; a sx si accorcia di poco il sentiero per il Prealba (non indicato sulla segnaletica). Una visita all'eremo costa pochissimo in termini di fatica e regala molta magia, un merito particolare va ai faggi centenari che lo circondano, alla luce particolare che tenta di infiltrarsi. All'ora di lasciare l'eremo ricordiamo di chiudere la porta e lasciare tutto in ordine (all'interno una piccola stanza con un tavolo sempre aperta e una chiesetta adiacente chiusa). Diamo uno sguardo al Prealba e scorgiamo la croce posta sulla sua cima, riscendiamo tornando sui nostri passi e proseguiamo ormai dritto: attraversiamo una postazione di caccia per mezzo di due cancelletti, superiamo una collinetta e infine ci inerpichiamo sulla dorsale del Prealba, ricoperta di neve, fino alla cima.
Resta ancora qualche ora di luce, questo depone bene per una visita alla vicina cima Camoghera, l'unico problema è la neve ormai alta che poco va a braccetto con le nostre leggere scarpette da trail. Ma la giornata è calda, il fatto di bagnarci i piedi non può creare grandi disagi, deciadiamo quindi di testare la tenuta delle nostre fedeli compagne. La vista ripaga ogni preoccupazione, vorremmo continuare sulla cresta, torce ne abbiamo, ma il sentiero per noi non è più sicuro.

Torniamo indietro fino al Bivio che ci conduce al passo del Cavallo in soli 50 min, sfruttando il 3v e il sentiero tricolore. L'ultimo tratto è asfaltato, questo mi provoca qualche fastidio. Valeva forse la pena percorrere lo stesso sentiero dell'andata e sentire la terra sotto ai piedi mentre il sole scende giù.